mercoledì, dicembre 31, 2008

ho la testa

Amico non ti addormentare, il sonno odialo perché ti ruba il tempo per sognare
dai vieni è pronto un caffè
Stasera ho voglia di fumare
e camminare fino a che mi metto a ridere e pensare:
"La macchina, la macchina dov'è?!"
Ho la testa che mi dice di andare a colorare i muri delle case da non abbandonare
Amico non ti addormentare...
Amico non mi abbandonare,
il sonno ti perdonerà!
C'è Sherazade a raccontare e a tenere sveglia la città
Ho la testa che mi dice di notte vai a suonare per fare compagnia a chi si vuole amare
a chi si vuole amare

----------------
Now playing: Bandabardò - Ho la testa (Con BandaImprovvisa)

mercoledì, dicembre 10, 2008

c'è da fermarsi e fare un bel respiro!

come capita spesso negli ultimi tempi, l'emotività è un disastro

mercoledì, dicembre 03, 2008

18 giugno 2008.

non ricordo cos'è successo.
perchè proprio quella data torna ora?

di sicuro, come un flash, quella sera ero al tempio d'oro. da solo.
mi ha chiamato cristina, ha litigato con pier per questo.
maurizio è andato al concerto dei radiohead.
il resto della sera?

la giornata?
in realtà cos'è successo il 17 giugno?
il 17...
giugno...

sono una persona cattiva!
decisamente.
(riguardo chi?)
oppure deviata.
desidero tornare sul sentiero. lasciar perdere le
cose cattive e oscure, ma ormai è tardi. il buio è calato. la vista più debole.
si sa che è lì, ma non si vede dove cercarlo... lo si farà domani con la luce, ci fosse almeno la luna.
neanche le stelle sembrano brillare.
troppa stanchezza.
dovrei fermarmi a riposare.
ci sono ancora cose da fare.
almeno 2
pochi giorni ancora.
ultimo sforzo.
poi ci si pensa, accampiamoci per un momento. il riposo, poi la luce.
è quel che volevo (?)
è quel che c'è da fare.
quando questo ha perso la magia?
ho paura di questi giorni a venire.
ho paura e non ne ho mai avuta
ho paura e la magia è sparita quando si sono aperti gli occhi

non c'è più magia,
non c'è più risa.
tornerà il sorriso?

umano.
17 giugno
sono una cattiva persona,.
6 mesi dopo, una mail a ricordarmelo.

la luce si spegne
cattolico decoro
la luce si spegne
scaldano le braccia del peccato
scaldano il freddo del firmamento
che è fredda la notte
è fredda la notte...

quando tornerà la luce si vedrà il sentiero e la direzione.
per ora riposo

martedì, dicembre 02, 2008

Vedo stelle soltanto se l'oroscopo è gentile ma mi sembra sera buona per comprare fiori da cortile. Gioco a mama nonmama, non sono di compagnia, chiedo alla nuova luna la luce per guardare il buio con fantasia

Dove corre la gente nella bocca del destino regalando la sua mente al potere più vicino...

Non so dove sto andando ma so che ci sto andando cammino contromano cieco e sordo al richiamo della voce del padrone, della pubblica opinione Non so dove sto andando ma so che ci sto andando ma so che ci sto andando

La mia pelle soltanto nelle braccia di un amore mai sbiadita in una divisa o in un campo a fare il girasole. Fermati viso bianco la storia ricorderà la mano che semina il grano, non quella dell' avidità

Non so dove sto andando ma so che ci sto andando cammino contromano cieco e sordo al richiamo delle facili occasioni, delle pene, dei perdoni Non so dove sto andando ma so che ci sto andando non so dove sto andando ma so che ci sto andando ma so che ci sto andando

lunedì, novembre 24, 2008

la luce si spegne

cancellare quell’espressione dal suo volto.
Pensare ai suoi occhi; nessuna foto catturerà mai quella luce.
E brillavano, all’inizio. Erano due stelle.

mercoledì, novembre 19, 2008

A 16 anni.
corri a prendere il metrò. non hai fretta, ma corri.
Veloce, saltellante. LEGGERO.
quasi ridi, e corri.
un pensiero ti attraversa la mente:
"ricorda. è importante. ricorda. questa è felicità!"


2 anni fa.
in un caffè. un amico ti chiede consiglio. un amico che ti ha sempre distratto, rilassato.
ti fa parlare di cose che vi riguardano, che ti hanno sempre emozionato. che ti hanno sempre fatto star bene.
ma qualcosa ti divora dentro.
di mangia dall'interno.
toglie il fiato. cancella i ricordi, annebbia i pensieri.
faticoso parlare e ti spingi a farlo.
per combattere l'animale che ti azzanna da dentro, non hai successo, ma cerchi lo stesso di distrarti.
il dolore è grande.
la tua mente ti dice di cancellarlo quel momento.
e ora è di nuovo qui.
e l'animale con il ricordo.

----------------
Now playing: Vinicio Capossela - Zampanò

domenica, novembre 16, 2008

Così breve, il ciclo lunare.
La luna nella sua pienezza ad indicare il cammino. Così chiara e luminosa, un cielo limpido.
Rischiarare l'orizzonte, illuminare come fosse giorno, aiutare la vista.
Solo pochi giorni fa.
Ormai calante, ormai oscura.
La sua luce riflessa che si spegne, sempre più piccola ogni giorno che passa, pronta poi a ricrescere.
Ma il percorso è ancora lungo e i periodi di buio spaventano.
Si va avanti, finché c'è luna.
Per poi riposarsi ad ammirare le stelle.

Arazzo celeste a creare fantasie.

----------------
Now playing: Mau Mau - Bentornata nel campo

martedì, novembre 11, 2008

Le canzoni sono parte del tuo mondo, ma non sono ‘tue’.
Non sei TU.

è quando trovi che altri riescono ad esprimere meglio qualcosa che tieni dentro e che non riesci ad esternare, quando lo hai sempre fatto, quando non hai più parole, ma solo pensieri confusi;
è allora che chini la testa sconfitto.
e le parole vengono meno.
ad usare quelle di altri sono tutti buoni

domenica, novembre 09, 2008

...
un nodo alla gola, schermi accesi
come puttana fragile
in cerca di occasioni

so dove sta il delirio
e trema il cuore
trema per un non so
trema per un non so
che si trova a volte a caso

ti guardo e non ti vedo
ti ascolto e non ti sento
non chiedermi di
crederti non lo farò
trema per un non so
trema per un non so
che si trova a volte a caso

----------------
Now playing: C.S.I. - And the radio plays
Io non ballo le marce militari
lascio ad altri gloria e noia
gioco a cuori in un mondo di denari
ma le donerei la gloria
perché è il mio destino che è diverso da me
io che amo la vita morirei per te
"No, non ho mai cantato la Marsigliese, anche se lo trovo l'inno più bello del mondo e se ogni tanto mi dava i brividi, non sono mai riuscito a cantarlo prima di una partita, perché è un canto guerriero e per me una partita di calcio è un gioco e non è una guerra. "Aux armes, citoyens!" (Alle armi, cittadini!): non riuscivo a cantare queste parole..."

Se Chanto Inno occitano: Inno d'amore , serenata di nostalgia per la donna amata, e non di guerra


----------------
Now playing: Lou Dalfin - Sa Chanta


vedrai se il mio amore è una patologia saprò come estirparla via
torneremo a scorrere
...
lo sò
lo sò che il mio amore è una patologia vorrei che mi uccidesse ora
----------------
Now playing: Afterhours - Ci Sono Molti Modi

sabato, novembre 08, 2008

Sono un guerriero molto divertente
in un battito di ciglia
canto per dire viva la gente!!
viva gli occhi di vostra figlia!!

Sono un guerriero molto fortunato
e lei padre di famiglia
mi conceda innamorato
alle braccia di sua figlia
“Non è il tuo destino stai lontano da me
io non darò mai mia figlia perché amerà solo me!!”

Ma lei amava sua maestà
lei sognava con avidità

Io non ballo le marce militari
lascio ad altri gloria e noia
gioco a cuori in un mondo di denari
ma le donerei la gloria
perché è il mio destino che è diverso da me
io che amo la vita morirei per te

poi alla fine parlò il sire:
“Qui si tratta di capire
questo è il mio destino, son più ricco di voi
scelgo la vita di tua figlia in eterna castità!!”

Ma lei amava sua maestà
lei sognava con avidità



----------------
Now playing: Bandabardò - O' guerriero 'nnammurato

giovedì, novembre 06, 2008

Non c'è contatto di mucosa con mucosa
Eppur mi infetto di te
Che arrivi e porti desideri e capogiri
In versi appassionati e indirizzati a me

E porgi in dono la tua essenza misteriosa
Che fu un brillio fugace qualche notte fa
E fanno presto a farsi vivi I miei sospiri
Che alle pareti vanno a dire "ti vorrei qua"

...

E ho le tue mani da lasciarmi accarezzare il cuore
Immune da difese che non servono

Ma ora ho in testa il viso di qualcuno più speciale di me
Che sa cantare ma ha più stemmi da lustrare di me... e questo è iltuo svago
Per quel che mi riguarda sei un continente obliato
Per quel che ho visto in fondo mi è piaciuto

----------------
Now playing: Marlene Kuntz - La Canzone Che Scrivo Per Te

sabato, maggio 17, 2008

sabato, maggio 17, 2008

mercoledì, novembre 05, 2008

Concentrarsi solo sui passi, un piede davanti all'altro. Niente di piú.
Non è possibile sopravvivere al dolore. È ingiusto.
...
Il gorgo risucchia gesti, pensieri, respiri.
Respirare. Quasi impossibile.
Pensare.
...
La vita non può essere. Non si può nemmeno pensare.
Nero. Buio. Un piede davanti all'altro.
Il cane morde dentro, morde il cuore, un pezzo alla volta. Poi ti lascia riprendere fiato,
perché tu possa camminare.
..
Il cane azzanna piú a fondo. Devi fermarti. Annaspare. Aspettare che passi, che molli
la presa. Un altro brandello.
...
Le ginocchia vogliono cedere. Ma tu non cadrai. Nessuno deve toccarti. Non vuoi
nessuno. Le mani che toccano il tuo corpo, che te lo restituiscono e ti dicono che sei viva.
Ricordano che devi mangiare, bere, lavarti. Ancora. Anche adesso. Anche domani. No.
Non puoi crederci. Non puoi vivere con un buco al posto del cuore e lo stomaco piú
piccolo di un pugno.
Nero. Spegnete tutto. Spegnete il giorno. Spegnete le candele della chiesa. Spegnete
gli occhi. Lasciatemi il buio.
Io sono qui e cammino. Ma non sono io.
Non sono piú viva. Non sarò.
Wu Ming - 54

martedì, ottobre 28, 2008

oggi sai che quel limite è giunto.
sai che non si può superare.
sai che non si può andare oltre.
allora ti fermi e attendi.
ma è questione di ore per lo più.

giovedì, ottobre 23, 2008

...
c'è chi mi dà energia
e chi me la porta via

e voi cosa volete?
di che cosa vi fate?
dov'è la vostra pena?
qual'è il vostro problema?

perchè vi batte il cuore?
per chi vi batte il cuore?

meglio un medicinale
o una storia infernale?
...
eppur tutto va bene
va proprio tutto bene
...
e voi cosa volete?
di che cosa vi fate?
dov'è la vostra pena?
qual'è il vostro problema?

perchè vi batte il cuore?
per chi vi batte il cuore?
sfinito
tante le cose da dire.

non c'è lo spazio, non c'è il tempo.
non c'è la testa.
non saprei neanche come fare, mi sento svuotato.
in realtà non proprio.
non ho la forza, sento il peso del sonno.
sento il peso di chi chiede aiuto.

dovrebbe essere più facile tirarsi indietro, quando non si hanno le parole per consolare sé stessi, come poter consolare gli altri?

sento le lacrime salire.
scoppiare.
non c'è nulla di definito.
solo un grande vuoto. triste. interiore.
si appropria di me.

movimenti lenti
dovuti al sonno.
a quelle 3 ore di troppo.
a quelle 3 ore che non bastano.
non ho nemmeno la voglia di gridare, non c'è rabbia, non c'è davvero tristezza.

piccola lieve consapevolezza di essere arrivato lì dove oltre non si può andare e bisogna fermarsi, ad aspettare pazientemente.

"...io sento i miei giorni sempre uguali, cosciente che l'attimo dopo cambierà..."


ma io non ho pazienza.
qualcosa che non doveva essere.
solo perché non ho avuto la forza di fare.
colpevole con me stesso.
consapevole che sarebbe stato così.

Sguardo compassionevole
Sguardo fisso oramai
Replay
Replay
Vuoto
Replay
Vuoto

martedì, ottobre 21, 2008

"la tua chiesa non può essere la mia, perché io non ne posseggo una.
il tuo dio non può essere il mio, perché il mio è femmina"

martedì, ottobre 14, 2008

poetico e quando sei patetico e sai scrivere bene

nota

un personaggio un po' malinconico e depresso.
forse per i momenti in cui scrivo?
forse per altro.
manca un po' di gioia, e quindi colore.

può esser così depresso?
cause ed effetti?

lunedì, ottobre 13, 2008

la visione della dea era scomparsa.
un sogno.
o forse un saluto.
ora però non c'era più e faticava a sentirla.
si era allontanata e lui non sapeva perché, ne come ritrovarla.

domenica, ottobre 12, 2008

8.

Lei.
leggiadra si spostava tra la gente, immateriale, gli sorrideva, a volte lo sfiorava anche. mai si fermava realmente con lui. danzava gioiosa spostandosi continuamente, sapeva che era lì per lui.
non ad indicare una via, ma ad accompagnarlo.
Almeno in parte, alleviava il proprio smarrimento.

...

stanco di vagare si avviò verso un parco.
qualcosa dentro gli pesava, ed esser solo lo rendeva più difficile.
In quel momento Lei gli si sdraiò accanto. accarezzandolo, coccolandolo. Lui non poteva nemmeno sfiorarla, solo sentire lo spirito di lei su di se. Ma lei non lo lasciava. si abbandonava a lui, le sue mani immateriali lo pervadevano, piano posò la destra sul suo petto entrandogli fino a sfiorargli il cuore. e lì abbandonato, sull'erba, rimase immobile. una lacrima. mentre la sua DEA gli toccava il cuore coccolandolo.

e così rimase, immemore, in quel momento, del dolore del mondo.

x.

un letto sconosciuto.
lo sente agitarsi sotto il suo corpo.
o è lui ad agitarsi?
pian piano i contorni entrano nei suoi occhi, un soffitto sconosciuto.
Si chiede cosa ci fa lì, perché tornare.
ancora non ha una risposta e l'ignoto di questa stanza ignota serve solo ad agitarlo ulteriormente!

solo.
dovrebbe cercarli. dovrebbe cercarla!

sabato, ottobre 11, 2008

creazioni febbrili di una geniale mente malata di non si sa bene cosa che però prende il cervello in una forma non identificata di demenza

venerdì, ottobre 10, 2008

venerdì, ottobre 03, 2008

compagni dai campi e dalle officine
prendete la tazza portate l'ombrello
scendete giù in piazza, salite sul VITO

giovedì, ottobre 02, 2008

primavera di Precotto

quando la fiamma col suo fumo nero
lasciò la terra e si alzò verso il cielo,
quando ciascuno ebbe tinta la mano,
quando quel fumo si sparse lontano
il Vito di nuovo sul rogo bruciava
all'orizzonte del cielo di Precotto.

mercoledì, ottobre 01, 2008

conversazione col capo!

[20.57.39] Salvatore Bellomo scrive:
quali "non rapporti"...e noi cosa siamo, frittelle?

[20.57.51] Simo e i non-rapporti scrive:
ahahha
donne
i non rapporti son sempre con le donne!

[20.58.21] Salvatore Bellomo scrive:
quelli non sono rapporti, sono rotture di palle
scrivi, Simo e le non rotture di palle

7.

in questo cielo ormai non aveva più senso d'orientamento.
non sapeva dove andare.
si sentiva cieco e sentiva un vuoto dentro di se che non lo portava da nessuna parte.
non vedeva né le sue stelle, né la sua luna a guidarlo e si sentiva smarrito.
cercava una luce da seguire, ma senza trovarla.

martedì, settembre 30, 2008

addio vecchio compagnio di viaggio

era di belle speranze.
forse non più tanto giovane ma concorreva per la millennium cup.
immatricolato nel 1997 ha maturato la propria esperienza su strada,
ah se ne ha fatti di chilometri!
ha visto un sacco di posti, girato il mondo, portato gioia ed allegria

lo ricorderemo sulle spiagge spagnole, nella sabbia
lo ricorderemo ubriaco in francia.
lo ricorderemo

e fu così che, con una fiammata, nella notte il VITO si è spento.

barte:
..non ci sono parole..

ricordo l'ombrello
ricordo la tazza
ricordo la musica dell' A-team
ricordo i cappelli scemi
ricordo la francia e la spagna
ricordo muscolo rosso
ricordo il portellone

ricordo e piango


ale:
La tristezza ci pervade il cuore alla notizia della dipartita di tanto amato e fedele compagno..
e non averlo potuto salutare per un'ultima volta rende più difficile dimenticarlo.

Disonore ai carabinieri che non sanno cogliere nei tuoi occhi il dolore,
ma che cazzo facevi in giro alle 4?
e soprattutto, ha preso fuoco da solo quando era spento? Minchia...


E che ci giunga un giorno ancora la notizia di un vito come una cosa viva lanciato bomba contro l'ingiustizia


berni:
Addio indimenticabile vito.

in questo momento di dolore io, in rappresentanza dell'università di pavia e della cittadinanza intera, mi unisco alle condoglianze fatte alla famiglia sanvito.

penso che il modo migliore per salutare un amico che se ne va sia ricordarlo in momenti felici. Vorrei dare il mio contributo raccontando di quella volta che il fratello di nicoletta vomitò nel vito come gesto di gratitudine verso simone che ormai da otto ore ci stava provando con discreto successo con sua sorella.

addio Vito!


mattia:
In questo momento di dolore mi unisco alla famiglia Sanvito.
Condoglianze vivissime.
Anche se lo conoscevo poco e solo di vista, in
particolare da dietro, devo dire che era davvero un grande (van).
Addio
Vito, porterò con me sempre un pezzo di te (posso avere il
frighettino?).


alba:

è il momento più triste della mia vita!


addio Vito!


ricorderò per sempre quella notte a Zahara


cristina:
ti stavo per scrivere una cosa ma marco vuole scrivertela lui
quindi se pazienti ora te la scrive.
comunque:
1. sentite condoglianze per il fratello vito
2. sappi che la frase di marco in verita' e' mia

comunque io indagherei sul coinquilino di hugo


marco:
e nella notte, in una fiammata, il vito si spense
Cri: "semmai si accese"


Il vito era bello,
il vito non stava mai male
ma e' morto bruciato gridando
al parcheggio sudato anch'esso di via rucellai (senz'altro anche il nome di una pizzeria)
Aveva diec'anni, un marito, simone sanvito
mi han detto confusi i parenti "eppure il gasolio
era senza solventi"


zurlo:
Lo conobbi nell'ormai lontano capodanno del 2005, là tra le colline marchigiane.
Quant'era forte e sprezzante, il Vito.

Lo rividi poi sul piccolo schermo, nella sua smagliante interpretazione in "Altrimenti ci abborriamo".

Addio, amico Vito, ci mancherai.


dome:
mi unisco al dolore...ho visto il vito sfrecciare nella notte davanti al magafurla una volta sola...sentite condoglianze...non ci sono parole tranne 2:
MA PERCHE'???


lunedì, settembre 29, 2008

Spesso la saggezza è più vicina quando ci chiniamo che quando c'innalziamo in volo.

William Wordsworth (1770 – 1850), poeta britannico.

sabato, settembre 27, 2008

...Era evidente che si era perduto
E che niente lo aiutava

----------------
Now playing: Bandabardò - Il Muro Del Canto

giovedì, settembre 25, 2008

5.

uscì di casa.
la pioggia era finita, ma l'aria rimaneva troppo fredda e non sapeva neanche dove andare.
iniziò a girare pensando a cosa poteva averlo spinto a tornare.

4.

tre anni prima...

-quindi?
"è finita!"
-come può esser finita?
Pioveva, l'aria era pesante. le lacrime sgorgavano dagli occhi di lei.
Il cuore di lui in qualche modo era in frantumi, il suo peso sembrava insostenibile e il pulsare rimbombava non solo nelle sue orecchie, ma sembrava sovrastare nella terrazza.

"non si va avanti così, finisce ora."
-...
"..."

la pioggia sembrò aumentare, rimasero così. col fiato sospeso entrambi, quasi a soffocare.
poi senza aggiungere altro, lui se ne andò.
il lento scorrere senza uno scopo di questa cosa... che chiami... vita...

----------------
Now playing: Francesco Guccini - Lettera

mercoledì, settembre 24, 2008

----------------
Now playing: Bandabardò - Passerà la notte
...
C'è solo sangue
Quando sai che sei fedele
A quello in cui non credi più

Vivere per non farsi del male
Poter vedere
Com'è non morire e non sentire
Cambiare idea

Con le labbra sul vuoto
...
Il mio cazzo inutile


----------------
Now playing: Afterhours - Il Sangue Di Giuda

martedì, settembre 23, 2008

3.

stava ancora cercando quando fu il telefono a trovare lui.
"Pronto?"
-L'hai visto? Pensi anche tu...
"Sì. ti stavo chiamando, stavo per uscire a cercarlo. Vieni con me?"
-Io... non...
"Capisco."

un po' in la

(da qualche parte in questo blog un risveglio)

non ricordava più l'ultimo vero sonno.
non ricordava più nemmeno l'ultima volta di aver sentito il proprio corpo riposato


[emozioni, gesti, altro]

casi difficili

vale più un cuore puro e un cazzo dritto
d'ogni pensiero debole, piagnone contro
comunque sempre e solo insoddisfatto
...
vale più un cuore puro e un cazzo dritto
d'ogni pensiero debole, piagnone, contro
solo soddisfatto di sè. Insoddisfatto.
occhio bimbo stai dritto

----------------
Now playing: PGR - Casi Difficili

lunedì, settembre 22, 2008

quattro stracci

...
ma io sono fiero del mio sognare, di questo eterno mio incespicare
e rido in faccia a quello che cerchi e che mai avrai!
...
ma maturo o meno io ne ho abbastanza della complessa tua semplicità.
...
ognuno vada dove vuole andare, ognuno invecchi come gli pare,
ma non raccontare a me che cos'è la libertà!
...
La fantasia può portare male se non si conosce bene come domarla,
ma costa poco, val quel che vale, e nessuno ti può più impedire di adoperarla;
io, se Dio vuole, non son tuo padre, non ho nemmeno le palle quadre,
tu hai la fantasia delle idee contorte, vai con la mente e le gambe corte,
poi avrai sempre il momento giusto per sistemarla:
le vie del mondo ti sono aperte, tanto hai le spalle sempre coperte
ed avrai sempre le scuse buone per rifiutarla!

Per rifiutare sei stata un genio, sprecando il tempo a rifiutare me,
ma non c'è un alibi, non c'è un rimedio, se guardo bene no, non c'è un perchè;
nata di marzo, nata balzana, casta che sogna d' esser puttana,
quando sei dentro vuoi esser fuori cercando sempre i passati amori
ed hai annullato tutti fuori che te,
ma io qui ti inchiodo a quei tuoi pensieri, quei quattro stracci in cui hai buttato l' ieri,
persa a cercar per sempre quello che non c'è

----------------
Now playing: Francesco Guccini - Quattro stracci

nota

vorrei solo 10 minuti per scrivere.
facciamo 15, ma mi sembra una giornata piena...
cazzo!

2.

e così come nulla fosse, in pochi attimi il tempo cambiò.
troppo in fretta. non gli sembrava possibile.
una sensazione strana lo avvolse e ...
La consapevolezza che fosse tornato lo raggiunse.
Tornato e ferito, forse più esattamente un grido invece che uno stato d'animo. Dolore o rabbia?

dov'era però?
Ed ecco che anche il pensiero di lei lo raggiunse.
Erano ormai 3 anni che non li vedeva, entrambi.

un attimo di panico per ritrovare il numero,
...
Se esiste un'entità superiore che veglia su questo mondo, di sicuro deve essere femminile.
Irascibile e vendicativa, ma anche amorevole madre e tenera amante. Lunatica, passionale, sfuggevole. Guida.
mistica.

domenica, settembre 21, 2008

prima che arrivino commenti su come sono criptico o laconico o altro.

sono 2 frasi che mi piacciono.
rendono bene la situazione.
mi piace pensare che si sia rotto qualcosa, ma frantumato rende meglio l'idea.

dopo di che si va avanti.
si ricostruisce.
alcune pietre sono rimaste, e da quelle si riparte.
si ricomincia o si va semplicemente avanti. si va.
il mondo rimane pieno di cose belle. il difficile è notarle.
ma basta aprire gli occhi!
emotivamente in frantumi.

emotivamente in ricostruzione.

giovedì, settembre 18, 2008

fissava il soffito.
testi a caso di canzoni gli si accalcavano nella mente.
non riusciva a ricordare tutto il testo di una canzone sola, e anche a provarci subito ne balzava in mente un altro.
solo piccole frasi

"Just relax, take it easy"


flash continui nella sua mente.
ma appena provava a canticchiare il resto rimaneva solo la melodia e, come in loop, ricominciava da capo, solo quella piccola, breve frase.

e subito un'altra.

"Ma vedi come ci si mette la vita; come una sentenza storta, un po' di traverso e non ti fa passare nè di qua nè di là."

quel giorno andò avanti. a fare le solite cose. a continuare la propria quotidianità.
bloccato in qualche modo, come se quel giorno non l'avesse vissuto.


Quanto fa male ritornare al gelo dei sorrisi uccisi
dalle nostre lacrime
Quanto fa male devastare gli argini del nostro scorrere:
la terra è fradicia anche al sole oramai
e c'era questo cielo gonfio di nuvole.
sembrava che stesse per venire a piovere, eppur non si decideva.
sembrava che stesse per scoppiare a piangere, eppur non si decideva.

e c'era questo sole spento, e c'era questo sorriso che non si accendeva.

e qualcosa non c'era. e se ne sentiva la mancanza.

nell'attesa infinita e insoddisfatta scopriremo
di non aver atteso invano
nell'attesa stupita e soddisfatta scoprirò
di non averti atteso invano

venerdì, settembre 12, 2008

e` quando stai facendo una cosa banale, lavori, studi, pensi, quando sei preso da qualcosa che non e` importante.
e il suo odore ti assale e ti viene alla mente, ma non c'e`.
e` in quel momento che qualcosa si piega.

'il tuo odore continua a rimanermi nel cervello'

giovedì, settembre 11, 2008

sdraiato. la mente vagava, eppur non riusciva a muoversi.
continuava a pensarci e non riusciva a muoversi.
uno strano stato di tranquillità lo attraversava, eppure le cose non stavano andando.
un cielo strano.
nessuna nuvola, ma sembrava ofuscato da qualcosa.

lunedì, settembre 01, 2008

a fatica, lento si alza.
non i soliti gesti consueti. Il solito rito mattutino.
ogni giorno, movimenti nuovi. simili, forse.
un bagno, acqua sulla faccia.
ma qualcosa di diverso, i suoni, i colori, anche le proprie sensazioni.
Una casa vuota. "ho sempre apprezzato le vacanze, perché casa mia non è mai stata vuota."


Alzarsi con un peso dentro.
qualcosa di pesante.
Saper di doverlo fare, ma non avere una motivazione.



---
Difficile descrivere quelle sensazioni.
"Hai dato tanto ai bimbi"
"quanto ho preso io da loro, sento di averli derubati!"

lunedì, agosto 25, 2008

Certo lo so non ho più niente da dire
Ne da rimpiangere o da fallire
Devo solo comprare ormai
Della seta rossa al mio male
Con la quale farlo stare zitto
[...]

----------------
Now playing: Afterhours - chissa come

venerdì, agosto 15, 2008

martedì, agosto 05, 2008

a chi c'era

respirare i propri rover è sempre un'emozione unica, che ti porta fuori dal mondo, anche se nel mondo si è immersi.

ci sono poche gratificazioni dirette nel fare l'incaricato regionale.
la consapevolezza di lavorare per i rover di qualcun altro e non vedere direttamente i risultati a volte è molto difficile.
essere circondati da rover senza entrarci veramente in contatto, come solo quel rapporto da compagnia riesce a creare...
sapere di non avere la propria compagnia li.
eppure sentirla.


rivedere persone che non si vede da troppo tempo ed esser consapevoli che il legame che ci unisce è sempre immutato.
incontrare persone che non si conoscono e sapere che sono amici.

mercoledì, luglio 30, 2008

vi capita mai di esser distratti?

che mentre state facendo qualcosa, la vostra mente viaggi verso altri lidi e voi vi ritroviate immersi in un pensiero, un'immagine, un'idea, e poi vi risvegliate ed è passato del tempo e voi avete fatto, letto o altro, ma non ricordate cosa. così ricominciate da dove eravate rimasti.

e se quel pensiero però non se ne andasse via?
se fosse parte di voi?

...

----------------
Now playing: Yo Yo Mundi - Ogni Tanto Ci Rapisce

venerdì, luglio 25, 2008

Secondo l’antica tradizione ebrea di Lamed-waw che certuni talmudisti fanno risalire all’origine dei secoli, ai tempi misteriosi del profeta Isaia

“il mondo riposa su trentasei Giusti, i Lamed-waw, in nulla distinti dai comuni mortali; spesso non sanno di esserlo neanche loro. Ma se uno mancasse, la sofferenza degli uomini avvelenerebbe anche l’anima dei neonati, e l’umanità soffocherebbe in un grido. Perché i Lamed-waw sono il cuore moltiplicato del mondo, ed in essi si riversano tutti i nostri dolori come in un ricettacolo.”

André Schwarz-Bart “L’ultimo dei Giusti” (tit or Le dernier des Justes,1959 Editions du Seuil, Paris)

domenica, luglio 20, 2008

Sembra che io sia in grado di affrontare tutto il dolore di questo mondo.

Riversano su di me i loro problemi, aspettando una risposta oppure un segno?
o forse solo per sfogarsi.

avere qualcuno che ascolta.
ma poi il loro dolore diventa mio.

sabato, luglio 19, 2008

Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto.

Italo Calvino, Se una notte d'inverno un viaggiatore

venerdì, luglio 18, 2008

Dimmi che il dolore non farà più male
dimmi che la pioggia oggi non cadrà
dimmi che qualcuno fermerà la guerra
che il conto da pagare non arriverà

mentimi mentimi mentimi
voglio un'altra bugia
voglio che sembri vera
qualunque sia
mentimi mentimi mentimi
voglio un'altra bugia
voglio un lieto fine
qualunque sia

Dimmi che lavoreremo un po' di meno
dimmi che staremo meglio di così
che non correremo dietro ad ogni treno
solo per trovarci ovunque ma non qui

mentimi mentimi mentimi…
voglio un'altra bugia
voglio che sembri vera
qualunque sia
mentimi mentimi mentimi
voglio un'altra bugia
voglio un lieto fine
qualunque sia

Dai, dimmi ancora che
il mondo è bellissimo intorno a me
col verde degli alberi
le rose che crescono
disegna le nuvole
come sai fare tu

Dimmi che il dolore
non farà più male
dimmi che la pioggia
oggi non cadrà

mentimi mentimi mentimi…
voglio un'altra bugia
voglio che sembri vera
qualunque sia
mentimi mentimi mentimi
voglio un'altra bugia
voglio un lieto fine
qualunque sia

----------------
Now playing: La Crus - Mentimi

mercoledì, luglio 16, 2008

la luna piena copre la luce delle stelle, ma illumina il cammino.
le stelle...
perdere persone che hanno significato, significano qualcosa d'importante.

è la vita?

lunedì, luglio 14, 2008

Una sensazione strana.
Il mio risveglio.
per la prima volta da che ricordi l'ultimo risveglio, il mio primo pensiero è stato lei.
non ricordo altro.
Stamattina, invece, non un pensiero specifico una strana, nostalgica, inquietante sensazione di solitudine.
qualcosa che ha preso la testa, e il petto.
ansia.
la consapevolezza di esser solo, senza nessuno.
Poi come se fosse sfuggito qualcosa per un momento, un lungo interminabile, brevissimo, istante la mente ha ripreso a funzionare e ha pensato di nuovo a lei.
come se quello che stesse pensando prima non dovesse essere.
Non era a quello a cui si dovesse rivolgere la mente.
E così in automatico ha pensato di nuovo a lei.
tutto ha ricominciato a girare
la sensazione rimane.

padrone delle mie azioni ma non dei miei sentimenti

domenica, luglio 06, 2008

*perché ti interessa tanto sapere se piaci?
Piaci. sei così preoccupato di non piacere?
...
avevo una cosa da chiederti...
-fotte sega di piacere, cioè fa bene all'autostima, ma non me ne sono mai preoccupato ho sempre cercato di essere me stesso.
*wow, e ora invece?
-ora ho bisogno di conferme
*perché?
-così.
Perché non ricordo più come sono. Per bisogno,
forse perché sono diventato stupido
*ma io in realtà mi chiedevo una cosa
-cosa?
*ma tu in realtà cosa vuoi?
-dipende
*due parole in più?
-Ora come ora vorrei una che mi proteggesse
*...sei così insicuro ora?
-decisamente
*ma dai...
-???
*no niente solo che non mi davi questa impressione
-capita, si è deboli.
ma si indossano maschere
*sì, troppo spesso
-vado al cinema
*io a vedere una mostra
foto
-come mai tutta questa curiosità?
*tu cosa?
cerco solo di capire
-cosa?
*non ti preoccupare che resto della mia idea
-che idea?
*...
cosa hai detto k vai a vedere al cinema?
-non l'ho detto, infatti.
non cambiare argomento
vabbè, esco
*cerco solo di capire te,ok?
e comunque continui a non dirmi cosa vai a vedere
-perché? perché capirmi?
*minchia, di solito quando ho qualcuno di fronte la curiosità mi porta a chiedermi qualcosa
-ho capito cosa intendi, ma perché io?
*ah, è solo una curiosità.
Non so avrai attratto la mia curiosità...
-fico
*ma solo quella ti ripeto
-lo faccio con molte persone
vedi?
*cosa?
-sono una luce di cui bisogna trovare l'origine, ma nulla più
*?
-capisci perché sono insicuro?
attiro l'attenzione e la curiosità di troppi, ma non si riesce ad andare oltre e in più...
*quel nulla più nn è bello
-non trovo io invece molta curiosità negli altri
*dipende tu cosa vuoi...
-no. non è solo quello. tu hai detto che ho attirato la tua curiosità...
io non trovo molte persone che attirino la mia. Le trovo, ma non sono così tante come quelle persone che sono attirate da me. non so se mi sono spiegato
*più o meno
-bene, era un discorso moooolto generale
*?
-non era riferito prettamente a te, ma a quello che vivo da un po'
*ah ok
-io sono curioso di natura, sono proprio curioso e non trovare curiosità nella gente...
*o sai già tutto... o non riesci a vedere quello che gli altri possono darti, nel senso di incuriosirti
-mh, no è qual cosa d'altro. non so devo ancora capire
*ok ok
-forse sono tutte quelle maschere, mi proteggo dagli altri non so

sabato, luglio 05, 2008

Fiore

Chiamati ansia della notte
chiamati già di desiderio
bene così tu curami
come la lupa allattami
Chiamati fiato sulla pelle
chiamati brivido chiamami brivido
Respiro lieve e volo leggero
fermo, fermondeggio e precipito

Caldo giocattolo
gonfiati sgonfiati gonfiati
sbattiti e sfregati
gonfiati sgonfiati
Lascio il mio orgoglio per te
fiore di carne e spine

Chiamati estate all'Equatore
chiamati sfregio indolore
Spillo degli occhi spillagitatore
spillo appuntito che buchi e prometti il blu
di riflesso
Poi mi dimentico e soffio
un vapore di lingua e parole
un mormorio un dondolio, arrivo
come acqua che scorre

Caldo giocattolo
gonfiati sgonfiati gonfiati
sbattiti e sfregati
gonfiati sgonfiati
Lascio il mio orgoglio per te
fiore di carne e spine

----------------
Now playing: Mau Mau - Fiore

martedì, luglio 01, 2008

Che senso ha una lode se poi non si riescono a dare gli altri esami?
ha senso metter da parte l'università per il lavoro come prima per altre cose?

giovedì, giugno 26, 2008

Ecco di nuovo la storia (la stessa): O.K.
Scopo coi giorni a venire ma non vengo mai
Volo in un mare di stelle che sono i miei GUAI
[...]

Questa e' la storia di me che non vengo mai
Parla di me e di una serie di difficolta'
Ridistribuite a una parte di societa'
Introducimi come piace a me
E' proprio quello che a me non riesce di fare
Introducimi come non piace a te
E' proprio quello che a te non riesce di fare

Hey, penso che quanto detto e' vero (rispetto massimo per me)
Hey, penso che quanto detto e' raro (rispetto massimo per me)
Hey, penso che quanto detto e' puro (rispetto massimo per me)

mercoledì, giugno 25, 2008

noi
in nome di un amore che ci fa paura
noi
continueremo a morire
e a vivere per ogni giorno che nasce
mentre tu
tu ti specchi nell'eternità


----------------
Now playing: Mau Mau - Dea

mercoledì, giugno 18, 2008

Sono una persona cattiva.
Prevale la rabbia.

un senso di impotenza, irruenza. Io non ho pazienza.

Odio non poter agire.
mi sento legato ad una vita che non mi appartiene e il mio paese va a rotoli.
Odio non poter cambiare le cose.

subito.
bisogna solo aspettare.
io non ho pazienza

martedì, giugno 10, 2008

un viaggio in metropolitana.
il mio occhio perso.
vuoto. lo sguardo vuoto. a fissare il nulla interiore. come in quel libro dove il nulla avanza a distruggere il mondo, qui, ora avanza a distruggere me.
una parte di me muore ogni giorno. Io, oltre a permetterlo, non faccio nulla. proprio nulla. continuo a morire lentamente.

...

lunedì, giugno 09, 2008

E' un giorno
In cui ti senti ormai sconfitto
Tutto quello in cui credevi
Si è perduto via lontano.

La mano
Camminava con il cuore
Il pensiero e la passione
Per raggiungere qualcosa di più bello.

Credevi per andare lontano
Si dovesse migliorare
Tutto quello che vedevi
Intorno.

Andavi
Costruendo il nostro giorno
Sei caduto per la strada
E non è cresciuto niente hai perso ancora.

Non perdere adesso
La tua tenerezza
Ritrova la forza
Pensando che un giorno.

Un giorno quando arriverà quel giorno
Tutto quello in cui credevi
Sarà parte di qualcuno e andrà raccolto
Un giorno quando arriverà quel giorno
La tua piccola speranza
Sarà parte di qualcuno e andrà raccolta.

Univi
Il sudore in una goccia
Che alleviasse dalla sete
E che desse ancora un senso alla tua storia.

Ma vedi
I tuoi fiori già recisi
Gli orizzonti ormai dissolti
E che tutto intorno a te
E' indifferente.

Non perdere adesso
La tua tenerezza
Ritrova la forza
Pensando che un giorno.

Un giorno quando arriverà quel giorno
Tutto quello in cui credevi
Sarà parte di qualcuno e andrà raccolto
Un giorno quando arriverà quel giorno
La tua piccola speranza
Sarà parte di qualcuno e andrà raccolta.

Un giorno quando arriverà quel giorno
Tutto quello in cui credevi
Sarà parte di qualcuno e andrà raccolto
Un giorno quando arriverà quel giorno
La tua piccola speranza
Sarà parte di qualcuno e andrà raccolta.

Un giorno... un giorno...
lo so che io dovrei stare zitta, sono un perfetto esempio della persona 'tipica' .. e tadam, ho mille e più difetti. sono umana. e sotto certi punti di vista, menefreghista. però non sono ancora del tutto insensibile. ma forse questo è dovuto a un ragazzo strano che ho conosciuto.
qualcuno un po' troppo sensibile (abita in questo mondo, dopotutto!), forse, ma che su certi argomenti ne sa più di me ..
è sempre 'bello' confrontarsi con qualcuno come te :)
se la cosa può consolarti .. immagino di no :(

venerdì, giugno 06, 2008

mi manca...

...mente locale
...fare il demente
...una battuta tra amici
...un silenzio imbarazzante e non perché non si ha niente da dire
...il mio modo di vestire
...sentire il sentiero

...essere me stesso



sempre più il cielo diventa espressione del mio stato d'animo

venerdì, maggio 30, 2008

ed ho lasciato tracce tanto chiare
che qualcuno male interpreta
l'educazione non prevede che
si possa andare via bene
senza stare un poco male
eppure così, improvviso.
imprevisto.

un grazie per qualcosa che non pensavi nemmeno di aver fatto.
è qualcosa di bello e inaspettato, ma allo stesso tempo in qualche modo ferisce.
penso a me e vado avanti nella lettura.
una piega sulla pagina, nell'attesa di una rilettura.
righe sottolineate a ricordarmi che hanno segnato anche me.

sai mi diverte di te la tua diversità, sembra che non pensi mai a niente

giovedì, maggio 29, 2008

mercoledì, maggio 28, 2008

Sarà come stare a letto mentre fuori è freddo e piove
Come togliersi le scarpe dopo un giorno di gran sole
Come correre nudofin dove non c'è più città o cantare speranza ad una stella che cadrà
Sarà come dare il voto a un uomo o a un ideale senza più dolore
Come rapinare banche dicendo solo "per favore"
Succederà... solo se facciamo uscire dalla nostra vita fascio e avidità
Sarà come mettere dei fiori nelle teste rasate
Come incontrare un uomo, un elfo, delle fate
Succederà... solo se facciamo entrare le prime voci del mattino che ora può arrivare

mercoledì, maggio 21, 2008

Ed eccolo il figlio
Che ti scaccerà
Che ti ucciderà
Che si prenderà
Il tuo posto nel mondo
Come ora si è preso
La carne di lei
Come ora ha rubato
L'amore di lei
Già ti ha rubato
Lo sguardo di lei
Con lui già ti tradisce
Con lui già ti tradisce

L'orrore l'orrore l'orrore
L'orrore l'orrore l'orrore

----------------
Now playing: Vinicio Capossela - Brucia Troia

lunedì, maggio 19, 2008

Luogo da cui non giunge suono.
Luogo perduto ormai

----------------
Now playing: C.S.I. - Occidente

perso qualcosa

la vita è come un libro, si gira pagina e si va avanti nella lettura qualunque cosa succeda.
la vita non è come un libro. lo puoi abbandonare lì e lasciarlo perdere per un po' e poi tornare a leggerlo.

sarà per quello che non lo faccio spesso.
e quando lo faccio ricomincio il libro da capo.
non puoi riprendere la tua vita a metà.
così come un libro...
non puoi lasciarlo a metà. oppure no?

sabato, maggio 17, 2008

Note

aggiungere un post.
aggiungere un brano di una canzone o una citazione.

le cose da dire sono state dette.
ci sono modi diversi di dirle.
mi vien da pensare che qualcuno l'ha già scritto in modo migliore.

mi vien da riflettere

uno

E' finita
E' finita
La nostra favola, è finita.
Semplice e tragico
è finita tutto qua.

Eri tu il mio amore la mia dolce metà
la nostra vita insieme un'armoniosa unicità.
Se penso a quelle cose che morranno perchè
non potremmo più condividerle
muoio anch'io.

[...]

C'è qualche cosa di sbagliato nell'amore
C'è che quando finisce porta un grande dolore.
Perchè quando un'amicizia muore non c'è
questo spasimo che sa di tremenda condanna?

Non ho mai cessato di amarti
Non ho mai cessato di amarti
Ma non riesco più a baciarti, a baciarti.

----------------
Now playing: Marlene Kuntz - Uno

mercoledì, maggio 14, 2008

non scrivo più molto.
mi sento un po' preso da altro.
ma non vorrei lasciare questa cosa a metà.

coming soon

----------------
Now playing: Afterhours - Mio fratello e' figlio unico

martedì, aprile 15, 2008

sabato, aprile 12, 2008

Era arrivata la primavera.
e forse non se ne sarebbe andata mai più, la vita, il mondo, la gente era tutto estatico.
Poi all'improvviso un'acquazzone spazzò via la gioia. All'inizio sembrava una pioggia estiva, ma a sera non aveva ancora finito.
Il secondo giorno sembrava non dovesse più smettere di piovere.
Una pioggia amara, nostalgica, malinconica. che impregna il cuore oltre che i vestiti

mercoledì, aprile 09, 2008

come un ragno alla ragnatela si attacca al cervello e limita i pensieri.
così ora, mi trovo incapace di ragionare e di fare ciò che dovrei.
il mio cervello bloccato da qualcosa di più grande.
e una strana nausea che attorciglia lo stomaco.

mercoledì, marzo 05, 2008

1.

La mattina era calda. Un vero piacere passeggiare per la strada e osservare la gente.
E ridere e scherzare.

Quando però nel pomeriggio, le nuvole all'improvviso, e poi quell'acquazzone. Pensò subito a lui. A quello che doveva essere successo, cosa poteva averlo turbato a tal punto.

-Ma la consapevolezza che lui era ormai lontano la raggiunse.-
Erano 3 anni ormai che non lo sentiva e non lo vedeva e quelle nuvole avevano portato insieme al suo ricordo, anche un'immensa malinconia.

Tre lunghi anni...

Lui.

giovedì, febbraio 28, 2008

è incredibile come il mondo faccia di tutto per ricordati che le cose intorno a te vadano peggio di quanto vadano male a te.

è incredibile come si possa pensare che questo possa rallegrare la situazione...

giriamo pagina e continuiamo a ridere!

martedì, febbraio 26, 2008

postilla politica

"moriamo per delle idee, va bè, ma di morte lenta, va bè
ma di morte lenta. "

a me sembra che i nostri politici seguano solo la seconda parte...
e le idee?

----------------
Now playing: Fabrizio De André - Morire per delle idee

venerdì, febbraio 22, 2008

Appunti di viaggio

Il sole fatica a sorgere e ormai il pomeriggio sfuma.
Un ultimo giorno in questa città, un nuovo viaggio che mi aspetta, ansie, ritorni.
La mente viaggia, il cuore impazza. La vita scorre il mondo non si ferma.
Nessuno aspetta

lunedì, febbraio 18, 2008

Non perdere adesso
La tua tenerezza
Ritrova la forza
Pensando che un giorno...

----------------
Now playing: Casa Del Vento - Un Giorno

domenica, febbraio 17, 2008

Schifati e insofferenti alla visione di un telegiornale, ci rinchiudiamo nel nostro quotidiano, creando altri problemi e rinchiudendoci nella nostra sofferenza.
Il mondo è pieno di sofferenza, e come se non ci bastasse ne creiamo altra.

"Ci sono istanti che vivere è una merda
e nessuna cosa al mondo sa come si disperda.
E in quegli istanti in cui vivere è una merda
che vada a fuoco poi è purtroppo cosa certa.

Sono le volte che proprio, no, non ce la fai più;
che vorresti volar per davvero nel blu dipinto di blu,
per poterti sentire leggero come il cielo impassibile.

Impassibile"

Il mondo è pieno di gioia. Solo che preferiamo non vederla per crogiolarci nell'abbraccio di qualcuno e nella comprensione altrui.
Ricercando una parola gentile che ci confermi che possiamo non reagire come dovremmo e costringendoci a rimanere in un limbo di tristezza.
Alla fine è una ricerca di attenzioni.
Quando poi queste attenzioni sono davvero scontate vengono a mancare.
è li che fa più male.
Di nuovo come di fronte ad un telegiornale basta cambiare canale che i problemi scompaiono.
Ma questa volta il telegiornale siete voi.

Ma il mondo è pieno di gioia.
solo a volte è più difficile vederla. Basta aprire gli occhi.
Ci sono istanti che vivere è una merda, in quegli istanti bisogna fare solo più attenzione.
è un grande gioco di Kim.


----------------
Now playing: Marlene Kuntz - A Fior Di Pelle

giovedì, febbraio 14, 2008

è svegliarsi con l'ansia che ormai è diventato più un fastidio che un dolore...

mercoledì, febbraio 13, 2008

Pulsa questa ansia lacera
mi separa da me
e non c'e' modo di ucciderla
senza te
profanato in un vortice
resto immobile
schiavo di una pulsione
al limite

tienimi la mano
salvami da me
offrimi una cura
speciale

si rivela il finale
senza concedere
vie di scampo o illusioni
di miele

tienimi la mano
salvami da me
offrimi una cura
speciale

(pulsa e dilania come un vuoto bianco dentro che compresso preme contro i muri che lo circondano. una cura speciale. normale)

----------------
Now playing: Marco Notari - Speciale
voglia di piangere

martedì, febbraio 12, 2008

Appunti di viaggio

Vagavo, solo, per le strade desolate immerso nei miei pensieri che ormai mi perseguitano da giorni.
Cerco di sfuggirli, dimenticarli o semplicemente abbandonarli da qualche parte nel mio inconscio, ma loro sono sempre lì a dimostrazione del cambiamento che sto subendo. La confusione mi attanaglia, preda di indecisione. Tento di nascondere tutti questi atteggiamenti agli altri, ma non posso nasconderli a me stesso


"il ritratto di Dorian Gray" pag 67

Appunti di viaggio

Come un vecchio Stanco, aspetto il tempo passare su una panchina.
Viandante al finire del suo viaggio.
si torna a casa.
L'amarezza del lasciarsi dietro chilometri.
Sensazione sfuggevole; tentativo di fermarla su un foglio...inutilmente.

Appunti di viaggio

La testa sembra compressa, preme. Il cervello spinge come se volesse uscire dal mio corpo, da me.
Continuo a parlare, di cose da fare.
Confusione; da sol organizzo, disfo, creo. Collasso ora.
Mi sembrano troppe le cose da fare. In realtà son i tempi a dilatarsi

venerdì, febbraio 08, 2008

Parentesi personale

Non riesco a non pensare alla morte.
è difficile da descrivere ma sono settimane che ci penso.
più vedo i miei nonni e piu mi accorgo che stanno bene. pero lo trovo inevitabile.
Ho paura di essere felice. Era un bel periodo quando è morta mia nonna. poi, è bastata una giornata, un giorno solo. poche ore e tutto è disastrato.
In questi momenti mi ricordo che sono anni che non sono felice, ma fingo molto bene.
Effettivamente sono piu i momenti di depressione che altro, ma riesco a trasmettere una certa gioia e me lo fanno notare.

ho paura di essere felice, per non ricapitolare nella tristezza piu nera.
Non è abbandono o disperazione, c'è sempre gioia accanto a me.
ho paura di essere felice, perchè quando tutto sembrava andare nella direzione desiderata, poi allora e solo allora, quando tutto era gia pronto, in una bolla, un attimo quasi, è precipitato.

Quando mia nonna è finita in ospedale qualcosa si è riaperto.
Un ricordo. e da allora non si è piu richiuso.

Funerali.
Non so se è la tristezza per quello o per altro.
Ma non riesco a togliermelo dalla testa.
Immagino ancora di essere lontano e ricevere, ancora, la notizia per telefono.
Una voce nota, rotta dal pianto. Due parole.
Io lontano, cullato in una gioia fragile -spezzata, incapace di reagire.

Mi distraggo facendo altro, ma la mente è più sveglia del corpo e non ci casca.

Come sto?
Io sto bene, Io sto male.
Io non so come stare.
Io non so dove stare.
Io sto bene, Io sto male.
Io non so cosa fare.

----------------
Now playing: C.S.I. - Io sto bene

mercoledì, febbraio 06, 2008

"l'ignoranza genera paura, la conoscenza sofferenza!"
"non puoi essere così negativo!"
"..."
E rimasi lì. Sapevo che in parte aveva ragione, che c'era del vero nelle sue parole, ma non era tutta la verità.
Sapevo che avrei dovuto dire qualcosa, qualsiasi cosa. Sapevo che sarebbereo state parole vuote.
Potevo vederlo, il suo dolore. I suoi organi che si rimestavano, si agitavano, come se il posto che era stato loro per anni stesse stretto ora. Il respiro che gli mancava, l'aria che faceva fatica ad entrare nei polmoni come se la rigettassero. Le lacrime che non riuscivano a liberarsi e rimanevano sull'orlo come un bicchiere pieno, ma che a traboccare attendeva.
Sentivo che non era la verità.
Quel tetto che ospitava solo noi iniziò a diventare immenso allontanandoci dal mondo.
Fu allora che iniziò a piovere davvero, ma con quel sole giallo che ci scaldava. noi e il cuore.
Ci fissammo stupiti.

mercoledì, gennaio 30, 2008

LENTAMENTE... Pablo Neruda



Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi
percorsi, chi non cambia la marca, il colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini
sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli
occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova
grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno
sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
e tremi o e' soltanto che non sei tu
quella che adesso cerco
dentro a una notte che fugge via

mentre mi stai accanto
e mi ami sparando le lacrime

----------------
Now playing: Marco Notari - Lacrime

venerdì, gennaio 25, 2008

Camminava al sole, l'aria fredda e il vento che gli sferzava la faccia, ma non sentiva il gelo.
Era stanco, molto. Una strana leggerezza lo sosteneva,

giovedì, gennaio 24, 2008

devo smetterla di aggrapparmi agli altri
e trascinarli in un vortice di sofferenza

mercoledì, gennaio 23, 2008

note dell'autore 2

sono troppo svuotato per scrivere qualcosa!

mi sento spossato.
ho bisogno di affossarmi da qualche parte.
un divano e un abbraccio

note dell'autore

oggi vorrei scrivere 2 storie!
una di sicuro!
ma la giornata mi ha stremato.
Io non ho pazienza! (e fin qui...) l'attesa mi sta uccidendo però

martedì, gennaio 22, 2008

Sitting in an English garden waiting for the sun.
If the sun don't come, you get a tan

----------------
Now playing: The Beatles - I Am The Walrus
Con rovi acuti pungerei
La tua pelle candida e inviolabile
Per assaggiare se il sangue
Di una creatura pura sa di fragole

----------------
Now playing: Marco Notari - Vertigini
erano troppo distanti per sfiorarsi, ma lei sembrava abbracciarlo!
Fu così che la vide, lei non si mosse, ma lui vide la sua mano toccarlo sfiorargli il petto, soffermarsi.
E poi penetrare in lui, fino a toccargli il cuore. Il battito si fermò, il mondo si fermò. solo la sua mano di muoveva accarezzandogli l'anima. Lo stava calmando lo faceva rallentare e poi di nuovo funzionare, come se non fosse successo mai niente.
Il mondo riprese il suo corso, e la sua mano era ancora lì a massaggiargli quel peso nel petto come vento sulla roccia
Quella mattina c'era il sole!
Era riuscito ad addormentarsi solo quando il suo fisico stremato era crollato. E solo per una manciata di ore, poi si era risvegliato.
il cuore era ancora li, e anche i polmoni. ma sembrava avesse un macigno a bloccare il corretto flusso del sangue attraverso i ventricoli, e i polmoni sembravano funzionare al contrario. ogni respiro non era automatico, si sforzava di far entrare l'aria necessaria! e ogni respiro era puro dolore.
Ma quella mattina c'era il sole!
Lui non riusciva a muoversi senza provare dolore, e quella mattina c'era il sole.
Qualcosa di inconscio si stava muovendo in lui. un sentore di gioia stava ritornando.
Riusciva a vedere solo, sia che chiudesse gli occhi, o che li tenesse aperti, quell'unica foto.
quell'unico fermo immagine che gli toglieva la volonta` di fare qualsiasi cosa.
Eppure quella mattina c'era il sole!
Con questa consapevolezza si costrinse a muoversi, e usci a scoprirne la causa.
Quella sensazione di tepore mischiata al peso che affliggeva il suo petto era qualcosa che non sapeva gestire.
Non c'è bisogno di guardarle ancora, sono tatuate nei miei occhi. che siano aperti o chiusi quello che vedono i miei occhi è quell'unica scena.

sai cosa si prova?
a vedere sempre e solo questa scena?
un immenso fermo immagine perenne a memoria...

lunedì, gennaio 21, 2008

mi sembra come un macchinario meraviglioso, così grandioso, come a dire maestoso.
Di quei macchinari con tutti quei meccanismi e ingranaggi.
ogni cosa deve essere oleata a dovere, ogni piccolo ingranaggio al suo posto, ogni piccola molla tesa a dovere, tutto deve essere perfetto.
E come tutti quei macchinari, non tutto può esserlo.
Così questo mio macchinario scatta e stride e ulula, un dolore muto , però, se non a se. con tutti questi inceppi, rallenta e freme e si muove e funziona. Ma tutto a fatica, tutto a rilento.
Finchè qualcuno non lo sistemerà o finchè non si fermerà del tutto.

domenica, gennaio 20, 2008

Quella mattina si alzò felice. Una dolce emozione lo cullava. Non c'erano pensieri che lo turbassero, era semplicemente felice. Non euforico, solo felice. Guardò fuori dalla finestra. Una strana nebbia avvolgeva il mondo rendendolo immobile. Ogni cosa sembrava come immobile in quel grigio avvolgente. Una strana sensazione gli prese lo stomaco, non lo strinse, ma gli si piazzò lì, lasciandolo immobile.
Si riprese e affrontò il giorno, fece ogni cosa normalmente avvolto nella felicità e placato dalla stretta allo stomaco.
E anche lui immobile viaggiò in questo mondo sospeso
"Vedi come ci si mette a volte la vita; come una sentenza storta, un po’ di traverso e non ti fa passare né di qua né di là"

E lui stette in mezzo, nè di qua nè di là.
Era lui ad aver bloccato la sua vita, tenendola sospesa per evitare di fare qualsiasi cosa che potesse in qualche modo interferire in quell'equilibrio precario.
Per la paura di affrontare il mostro che lo divorava dall'interno da ormai troppo tempo, e che a poco a poco, con il suo consenso inconsapevole, lo stava distruggendo.

----------------
Now playing: Carlo Fava - L'ultima volta che ho visto i tuoi occhiali

sabato, gennaio 19, 2008

Quel giorno partì
e il sole era ferro e fuoco
non piangeva mai
da sempre parlava poco
Ma quell'ombra era dentro di lui
lo scavava e senza pietà
lo lasciava indugiare nel dubbio
di chi mai amerà

Distrutto per lei
non aveva più vissuto
perduto in un bar
cercava solo uno sguardo
la scintilla che gli provocò
lo struggente saporde di un no
un rifiuto scottante e improvviso
che tutto cambiò
E sparò
ma non fu la guerra che
accecò la sua solitudine
fu per lei
e per quell'assurdo no
che in un'alba di lampi e di veleno
lui disertò
sotto un aspro diluvio di fango
lui disertò

Senza dignità
fu vile nel dileguarsi
c'è chi raccontò
che non aveva più labbra
divorate dai morsi di chi
non si sopporta più e che morì
con stampato sul volto un sorriso
di chi ha detto sì

E sparò
ma non fu la guerra che
accecò la sua solitudine
fu per lei
e per quell'assurdo no
che in un'alba di lampi e veleno
lui disertò
sotto un aspro diluvio di fango
lui disertò

----------------
Now playing: Nuove Tribù Zulu - La Canzone Del Disertore


È così strano come cerchiamo continuamente l'affetto di qualcuno.

È così strano come ci affanniamo quando non lo troviamo e come ci fissiamo su alcune persone, quando invece siamo circondati da tanto affetto e da tanto amore.

Come topi ciechi non ci accorgiamo di quello che abbiamo accanto e seguiamo il suono di un ricordo o una speranza!

Quante sono invece le cose che sfuggono perché siamo incosciamente concentrati su quelle cose e non prestiamo attenzione alle piccole bellezze che circondano il mondo.
Così si finisce a seguire un'ossessione e non a godersi il mondo

----------------
Now playing: Fabrizio De André - Un blasfemo (dietro ogni blasfemo c'è un giardino incantato)

mercoledì, gennaio 16, 2008

Ci sono quei momenti nella vita in cui si è ossessionati da qualcosa.
Non per forza in modo cattivo, ritorna in mente e basta. Quel qualcosa.
E camminando, facendo le solite piccole cose, o semplicemente facendo, appare come se qualunque cosa intorno a noi non faccia altro che ricordarci quella nostra piccola ossessione.
Un luogo che viene nominato, un ricordo associatole che viene rimembrato da ciò che ci appare, un nome.
Qualunque piccola parola, qualunque gesto, in quei momenti, non fa che farla riaffiorare nella mente.

C'è chi li chiama segni.
Dipende da noi, dalle nostre ossessioni, o da una strana casualità/causalità?

Che i sogni siano sintomi...
Ci sono certe mattine che ti svegli con una musica in testa e un sogno nel cuore.
Tutto sembra così strano, come se fosse successo davvero e non è chiaro che non lo sia. Quelle mattine in cui sembra di aver condiviso qualcosa di grande con qualcuno, che invece non lo saprà mai.
Quelle mattine che canticchi una musica, solo per un ricordo. Ma la musica non se ne va, e rimane lì, come un vecchio compagno di viaggio, a commentare il mondo che ti circonda.

sarà come stare a letto mentre fuori è freddo e piove...

Succederà

Succederà

Sarà come stare a letto mentre fuori è freddo e piove
Come togliersi le scarpe dopo un giorno di gran sole
Come correre nudo fin dove non c'è più città o cantare speranza ad una stella che cadrà
Sarà come dare il voto a un uomo o a un ideale senza più dolore
Come rapinare banche dicendo solo "per favore"
Succederà... solo se facciamo uscire dalla nostra vita fascio e avidità
Sarà come mettere dei fiori nelle teste rasate
Come incontrare un uomo, un elfo, delle fate
Succederà... solo se facciamo entrare le prime voci del mattino che ora può arrivare

----------------
Now playing: Bandabardò - Succederà

martedì, gennaio 15, 2008

passo dopo passo.
avanza a volte incerto, come se non potesse essere lì.
come se dovesse essere altrove.
Un'immensa città proibita in cui lui non dovrebbe esserci.
I suoi vicoli stretti circondati da quei suoi enormi palazzoni.
Ma lui avanza.
passo dopo passo.
sicuro di dover esser li, sicuro di quello che fa.
soffocato dai palazzi e dalla città.
guidato solo da una sensazione.

----------------
Now playing: Mau Mau - Nella città proibita

lunedì, gennaio 14, 2008

E così iniziò il suo viaggio.
Sapeva in che direzione andare, ma non qual'era esattamente la meta. Sapeva come raggiungerla. Era sereno in questo, quello che prima lo spaventava, ora sembrava dargli forza. Aveva affrontato i suoi fantasmi e le sue parole.
Non le aveva sconfitte, non ancora, e non era sicuro che mai lo avrebbe fatto.
Era semplicemente consapevole della loro esistenza e un po' d'inquietudine lo accompagnava ancora, ma dove prima c'era angoscia, ora c'era una specie di pace nella certezza che così dovesse essere finchè non fosse stato pronto.

Con questa sensazione di tranquillità, si sistemò lo zaino sulle spalle.
Fece un profondo respiro. Pensò di non essere pronto. Pensò che avrebbe fallito. Scrollò la testa e fece il primo passo.
La sua grande avventura incominciava ora, era questo a sostenerlo e partì.

sabato, gennaio 12, 2008

-Sono depresso.
-Dicono sia una Malattia.
-Ah!
-...
-e si cura?
-Ridendo!

----------------
Now playing: C.S.I. - Fuochi Nella Notte Di San Giovanni
e fu così.
quella mattina, ancora stordito dal sonno, appena sveglio.
Non ricordava bene dove fosse, confusione nella testa intorno a lui solo nuvole.
Era così strano, sentirsi al di sopra del cielo; sopra a tutto, luce soffusa trapelava silenziosa per non disturbare e lui restava li, incantato ad ammirare.
un ramoscello spuntava dolcemente tra le nuvole.
ed ad un tratto, la luce! Un piccolo flebile raggio di sole si fece strada pian piano tra le nubi, rischiarando il mondo. Pian piano a crescere fino a diventare calore.
Per un attimo il mondo si è fermato. Immerso nella luce e nel suo calore. Sapeva dov'era.
L'alba, lì, Ora.
Era ora di andare, riprendere il cammino.
Smontò la tenda e intraprese il sentiero.

----------------
Now playing: Marlene Kuntz - Una Canzone Arresa

giovedì, gennaio 10, 2008

tutte le lacrime che non ho versato sembrano riaffiorare.
si riversano in un fiume melanconico di tristezza.
un morbo lieve che si aggrappa rude allo stomaco e non lo lascia andare

----------------
Now playing: Marlene Kuntz - Lieve

mercoledì, gennaio 09, 2008

Quando andavo a scuola scrivevo poesie sui bordi dei fogli che tutti scambiavano per messaggi segreti
le stesse parole ritornano a galla quando sono steso e insonne mi fanno ridere di me e dell'ingenuità

ancora ricordi dal passato.
una certa malinconia nei miei scritti.

piccolo appunto...
tra tutti i libri, tra tutte le saghe, tra tutti i romanzi a puntate in 7 volumi...
che ne so potevano essere le "cronache di Narnia" "À la recherche du temps perdu" un romanzo importante sulla crescita insomma!
proprio "Harry Potter" mi chiedo se tutto ciò...


----------------
Now playing: Yo Yo Mundi - Ogni Tanto Ci Rapisce


martedì, gennaio 08, 2008

Appunti di viaggio

avrei dovuto datare ogni mio scritto...
effettivamente ogni singola parola che scrivo sembra possedere una sua tristezza intrinseca anche quando scrivo quelle volte che sono sereno...
non saprei commentare.

forse il libro c'è già ed esiste una storia da molti anni.
manca l'epilogo.


anni fa:
"Una cucina. La solitudine. Per la prima volta da un paio di mesi sento il fresco, quasi freddo.
Un branco di bambini gioca e si diverte.
Strana sensazione, differenza o indifferenza. Sette mesi di nulla si riversano completi in poche ore. La speranza di una vacanza si dimostra fallimentare, i Ricordi affiorano come un fiume d'immagini nella testa e come lame nel petto. In pochi giorni ho recuperato -quanta presunzione- rapporti creduti perduti, in poche settimane ho distrutto me stesso. L'angoscia di chi vive nell'attesa di momenti migliori, nella speranza"

estate 2003 credo
4 anni.
strane sensazioni.
alcolizzato, trasandato, senza casa, con tendenze suicide, e antipatico ai piu'.

lunedì, gennaio 07, 2008

Pelle

è facile sai
averti
se chiudo i miei begli
occhietti spenti

e cerco su di me
la tua pelle che non c'è
poi ti entro, in fondo
dentro, lo sai
soltanto per capire chi sei
forse sei un congegno che
si spegne da se

e puoi maledire
la tua bocca
se sbagliando mi chiama
quando lui ti tocca

cercherò su di me
la tua pelle che non c'è
ti entravo, in fondo
dentro, lo sai
soltanto per capire chi sei
forse sei un congegno che
si spegne da se

----------------
Now playing: Afterhours - Pelle
E sparò
ma non fu la guerra che
accecò la sua solitudine
fu per lei
e per quell'assurdo no
che in un'alba di lampi e di veleno
lui disertò
sotto un aspro diluvio di fango
lui disertò


----------------
Now playing: Nuove Tribù Zulu - La Canzone Del Disertore

giovedì, gennaio 03, 2008

ferite

ferite...


Ti voglio bene come a una risata
Come ai bambini come all’allegria
che è scivolata avanti per tornare indietro
Per poi andare un’altra volta via.
[...]

----------------
Now playing: Carlo Fava - Sotto il quadro di Chaplin
...è stato un tempo il mondo giovane, forte...
(C.S.I. - Del Mondo)