domenica, gennaio 20, 2008

Quella mattina si alzò felice. Una dolce emozione lo cullava. Non c'erano pensieri che lo turbassero, era semplicemente felice. Non euforico, solo felice. Guardò fuori dalla finestra. Una strana nebbia avvolgeva il mondo rendendolo immobile. Ogni cosa sembrava come immobile in quel grigio avvolgente. Una strana sensazione gli prese lo stomaco, non lo strinse, ma gli si piazzò lì, lasciandolo immobile.
Si riprese e affrontò il giorno, fece ogni cosa normalmente avvolto nella felicità e placato dalla stretta allo stomaco.
E anche lui immobile viaggiò in questo mondo sospeso
"Vedi come ci si mette a volte la vita; come una sentenza storta, un po’ di traverso e non ti fa passare né di qua né di là"

E lui stette in mezzo, nè di qua nè di là.
Era lui ad aver bloccato la sua vita, tenendola sospesa per evitare di fare qualsiasi cosa che potesse in qualche modo interferire in quell'equilibrio precario.
Per la paura di affrontare il mostro che lo divorava dall'interno da ormai troppo tempo, e che a poco a poco, con il suo consenso inconsapevole, lo stava distruggendo.

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Now playing: Carlo Fava - L'ultima volta che ho visto i tuoi occhiali

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...è stato un tempo il mondo giovane, forte...
(C.S.I. - Del Mondo)